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5 Marzo 2018

Parodontite: cos’è, come curarla. Tutta la verità su impianti e scaling

Blog parodontite

Tra le patologie dentali più temute c’è sicuramente la parodontite. Temuta perché subdola: i suoi sintomi infatti si manifestano palesemente solo quando ormai la situazione è degenerata.

Cos’è la parodontite?

Nota anche come piorrea, la parodontite è un’infiammazione degenerativa dei tessuti che supportano il dente: osso, gengiva, e legamento parodontale. Questo, nei casi più gravi, comporta la perdita dei denti.

L’infiammazione deriva dall’avanzamento di batteri detti parodontopatogeni su questi tessuti di supporto, che vengono quindi distrutti. Può essere causata da un sistema immunitario debole (p. necrotizzante), ma può verificarsi anche nei bambini e negli adolescenti prossimi all’età adulta (p. aggressiva), il più delle volte comunque ha un avanzamento lento (p.cronica).

I sintomi di solito sono gengive rosse, infiammate e sanguinanti, recesse, doloranti e con ascessi. Se sottovalutati, questi sintomi possono portare alla caduta del dente.

Non va confusa con la gengivite, che ne è però lo specchio.

Come si previene e come si cura?

Lo ribadiamo ogni volta, per prevenire la parodontite è necessaria una corretta igiene orale, mantenere i denti puliti vi aiuterà a tenerli sani.  Ma non solo. Importantissimo per prevenirla è effettuare periodiche visite dal dentista, di controllo e per una pulizia approfondita.

In ogni caso, al primo accenno dei sintomi, è consigliabile recarsi dal dentista che, stabilita la gravità del caso, potrà indicarvi come procedere.

Nei pazienti in cui la parodontite è in stato avanzato, l’unico rimedio è l’estrazione e l’impianto. In alcuni casi però, tramite diagnosi attente con la sonda parodontale, è possibile risolvere senza estrazione, effettuando effettuando un trattamento chiamato scaling o curettage .

Cos’è lo scaling?

Si tratta di un intervento di rimozione del tartaro che, sfuggito all’ablazione, è arrivato in profondità. Si raschiano quindi le sacche gengivali per rimuoverlo e si leviga la radice dentale in modo da ridurre le irregolarità e non fornire ulteriori punti di accumulo ai batteri. A seguito dell’operazione, le gengive sono in genere sanguinanti e indebolite, quindi vi sarà consigliato l’utilizzo di un collutorio lenitivo e igienizzante che prevenga le infezioni.

 

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