Storia dello spazzolino da denti

Lo usiamo tutti i giorni, più volte al giorno, ma conosciamo la sua storia?

Le origini della pulizia dei denti

Pare ci sia sempre stata una certa attenzione all’igiene orale, fin dal tempo degli Egizi, che usavano strofinare in bocca una polvere a base di gusci d’uovo, pomice, mirra e resti animali. Risalgono alla Babilonia del 3000 a.C. però i primi rudimentali spazzolini da denti, realizzati con rametti d’albero le cui estremità venivano sfrangiate coi denti e poi strofinate sugli stessi per pulirli. Strumenti simili furono fabbricati anche da Greci e Romani, in Cina venivano associati all’uso di piante aromatiche per l’alito ed è proprio qui che nel XIII secolo vediamo i primi bastoncini in canne di bambù con setole di animali attaccate (cavalli, maiali, cinghiali).

La nascita dello spazzolino

La cultura dell’igiene orale si espanse nei secoli fino ad arrivare in Europa intorno al 1600, ma fu solo quasi due secoli dopo, nel 1780, che l’inglese William Addis inventò il primo vero spazzolino da denti. Era fatto di osso bovino alla cui estremità c’erano fori in cui erano inserite setole di maiale. Il prodotto ebbe successo e fece la fortuna del suo creatore. Si espanse fino ad arrivare in America, quasi un secolo dopo, ma non ebbe lo stesso successo se non fino alla seconda guerra mondiale, quando ai militari ne venne suggerito l’utilizzo in segno di salute.

Le evoluzioni dello spazzolino da denti

Nel frattempo lo spazzolino si era evoluto e grazie all’azienda chimica DuPont, nel 1937 le setole erano diventate di nylon. Negli stessi anni in Svizzera fu inventato il primo spazzolino elettrico e in seguito anche in America venne realizzato il primo spazzolino ad ultrasuoni.

Oggi, quello che allora sembrava fantascienza, possiamo acquistarlo nei supermercati, potendo scegliere tra una gran varietà di modelli, setole, colori.

 

 

 

 


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